Mario Balossini

 

Risiede a Novara, dove è nato nel 1949.

L'interesse per la fotografia risale ai primi anni di universitè. Dopo l'inserimento nell'attivitè lavorativa è sempre riuscito a mantenere viva la passione per la fotografia, sia sviluppando i negativi e stampando personalmente le immagini in bianco e nero sia preparando proiezioni di diapositive e, ultimamente, audiovisivi fotografici. I temi di ricerca fotografica maggiormente affrontati sono il paesaggio in bianco e nero e a colori, le forme della natura e degli oggetti, il colore.

A metà degli anni novanta si è associato alla Società Fotografica Novarese, di cui attualmente è vicepresidente. é socio delle Federazione Italiana delle Associazioni Fotografiche (FIAF).

Ha curato corsi e ha tenuto lezioni monografiche di fotografia. Dal 2008 ha iniziato una collaborazione con l'Università della terza età di Novara ed è attualmente docente coordinatore del Corso di Fotografia.

Nel 2008 ha presentato, nell'ambito della Settimana Novarese della Lettura, la mostra "Fummo soldati d'Italia", immagini dei monumenti ai caduti della Grande Guerra. Tali immagini, corredate dai testi di Emiliana Mongiat, sono raccolte nel volume "Fummo soldati d'Italia", edito da INTERLINEA per conto del Comune di Novara.

Ha partecipato alla illustrazione del volume "Le cascine, un patrimonio da recuperare – vol. 2", edito dalla Provincia di Novara.

Ha collaborato per la parte fotografica alla realizzazione dei volumi "Casalgiate piccolo borgo antico", edito dal FAI, e "La Tenuta Casone Montelame e il parco del Ticino", edito dal Parco Naturale della Valle del Ticino.

Insieme alle opere di altri fotografi, alcune sue fotografie sono contenute nel volume "La basilica di San Gaudenzio a Novara", curato da Raoul Capra ed edito da INTERLINEA.

Ha esposto le sue fotografie in numerose località e nell'ambito della collaborazione tra l'Ente Parco del Ticino e la Società Fotografica Novarese ha allestito due mostre presso il Mulino Vecchio di Bellinzago.

In casa Bossi Mario Balossini propone ora una mostra fotografica dedicata a "I colori dell'acqua".

L'acqua è incolore, ma, giocando con la luce, è capace di assumere le tonalità e i riflessi di ciè che in lei si specchia, rimandando immagini fantastiche, che è bello poter cogliere anche nelle circostanze apparentemente più banali. L'acqua è sempre in movimento: grandi o piccole onde percorrono incessantemente la sua superficie. Le forme dell'acqua sono mutevoli, a volte sfuggenti, e obbligano lo sguardo a seguirne l'evoluzione come se fosse dotata di vita propria.

L'occhio del fotografo vede ciò che altri non vedono, lasciando poi totale libertà di interpretazione all'osservatore, ma non senza qualche pretesa di indurlo osservare con più attenzione la natura che ci circonda.