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GALLERIE
Enrico Camaschella

ombre rosse


La Monument Valley è uno dei simboli degli Stati Uniti occidentali. Il pianoro desertico è in realtà di origine fluviale (Colorado Plateau) e si trova al confine tra Utah e Arizona in un'area abbastanza isolata quanto estesa che dista più di 70 km dalla cittadina più vicina: Kayenta. La strada che conduce alla Monument Valley nella parte terminale è altrettanto famosa: essa segue un percorso rettilineo in leggera discesa che dà al viaggiatore l'impressione di calarsi all'interno della valle. Nella Monument Valley ci vive ancora oggi una tribù di indiani. La strada principale che conduce al luogo è la Highway 163. Il territorio è prevalentemente pianeggiante ad eccezione del fatto che la pianura è cosparsa da una sorta di guglie (geologicamente definite "testimoni di erosione"), dette butte o mesas a seconda della loro conformazione. Questi edifici naturali formati da roccia e sabbia hanno la forma di torri dal colore rossastro (causato dall'ossido di ferro) con la sommità piatta più o meno orizzontale; alla base si accumulano detriti composti da pietrisco e sabbia. Saltuariamente nella valle si scatenano piogge torrenziali, alcune zone potrebbero allagarsi nell'arco di pochi minuti causando anche danni ai turisti. La zona fa parte della Navajo Nation Reservation (dove ancora vive una tribù, con la quale è possibile dialogare con discrezione) ed è un Tribal Park con ingresso a pagamento. Gli indiani gestiscono tutte le attività all'interno della valle, compreso il discusso e costoso View Hotel, inaugurato nel 2009 e costruito sul posto dell'essenziale campeggio che esisteva da 40 anni. Lì e al vicino Visitor Center si possono contrattare le escursioni in jeep, che è possibile in una certa misura effettuare con il proprio veicolo, e si trovano una discreta quantità di bancarelle sulle quali i Navajo vendono gli oggetti di loro produzione, in particolare gioielli. Al Monument Valley Visitor Center è possibile scegliere di visitare la vallata con una guida Navajo a cavallo della durata di 4 ore circa oppure in macchina della durata di 2 ore. La strada, sterrata e un po' dissestata, che attraversa la valle è comunque percorribile da qualunque mezzo (anche camper) purché non si superino le 15 mph (velocità massima consentita sulla pista). (Tratto da WikipediA)
Il titolo di questa mostra è ispirato all'omonimo film del 1939 girato in gran parte nella Monument Valley, ove il rosso rappresenta gli Apache ma in particolare il colore delle rocce.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
ll Grand Canyon è un'immensa gola creata dal fiume Colorado nell'Arizona settentrionale. È lungo 446 chilometri circa, profondo fino a 1.857 metri e con una larghezza variabile dai 500 metri ai 29 chilometri. Per la maggior parte è incluso nell'omonimo parco nazionale, uno dei primi parchi nazionali degli Stati Uniti d'America. Quasi due miliardi di anni della storia della Terra sono emersi alla luce grazie all'azione del fiume Colorado e dei suoi affluenti che in milioni di anni hanno eroso le rocce strato dopo strato, unita al sollevamento del Colorado Plateau che rende visibili strati del Proterozoico e del Paleozoico. Gli strati sono gradualmente messi in luce da una leggera pendenza che inizia nella località Lee's Ferry presso la città di Page in Arizona e continua fino alle Hance Rapid nel fiume Colorado. Il sollevamento dell'edificio della montagna (l'orogenesi), associato alla tettonica a zolle, causò l'elevazione a centinaia di metri dei sedimenti, creando la zona degli Altipiani del Colorado. L'elevazione della regione provocò anche un aumento delle precipitazioni atmosferiche in tutto il bacino idrografico del fiume Colorado, ma non abbastanza per salvare l'area del Grand Canyon dal diventare semi-arida. Infatti le frane ed altri smottamenti causarono poi uno sprofondamento del letto stesso e la conseguente deviazione del corso del fiume, che aumentarono la profondità e la larghezza dei canyon, nonché l'aridità dell'ambiente. Il primo europeo a vedere il Grand Canyon fu lo spagnolo García López de Cárdenas, che nel 1540 partì dal Nuovo Messico alla ricerca del misterioso fiume di cui parlavano gli indiani Hopi. La prima spedizione scientifica verso il canyon fu guidata dal maggiore statunitense John Wesley Powell alla fine degli anni '70 del XIX secolo. Powell descrisse le rocce sedimentarie esposte nel canyon come "pagine di un grande libro di storia". Comunque, molto prima di queste scoperte, l'area era abitata da Nativi americani che costruirono insediamenti tra le pareti del canyon. Il presidente Theodore Roosevelt amava molto l'area del Grand Canyon e la visitò diverse volte, per andare a caccia di puma ed ammirare il paesaggio. (Tratto da WikipediA)
 
 
 
 
 
 
Page è situata a pochi chilometri dalla Glen Canyon Dam e dal Glen Canyon Bridge, che si trovano sullo sbocco del lago Powell. A sud della città, si trova l'Horseshoe Bend. Ad est, si trovano l'Upper Antelope Canyon e il Lower Antelope Canyon. Il lago Powell è un lago artificiale creato sul fiume Colorado con la costruzione della diga di Glen Canyon. Lungo quasi 300 km, il lago si situa al confine tra gli Stati di Arizona e Utah Le acque del lago Powell sono molto chiare e possono raggiungere i 170 metri di profondità. Formatosi dalla costruzione dello sbarramento del Glen Canyon sul fiume Colorado, questo enorme lago artificiale (il secondo più grande degli Stati Uniti) presenta 3.057 km di costa e si estende su una superficie di 658 km². Il bacino del lago Powell iniziò a riempirsi nel marzo 1963, raggiungendo il suo punto di massimo volume nel 1980. Il lago prende il suo nome dal maggiore John Wesley Powell. L'Horseshoe Bend è un meandro del fiume Colorado, è situato a circa 8 km a valle della diga di Glen Canyon e del lago Powell. L'Horseshoe bend è profondo circa 300 metri, a forma di U ed è possibile ammirarlo dall'alto dei ripidi pendii dopo una breve camminata su un sentiero che parte dalla U.S. Route 89. Vista la sua peculiare forma, prende il nome dal ferro di cavallo (horseshoe). (Tratto da WikipediA)
 
 
 
 

Il Red Canyon si trova nella contea di Garfield, nello Utah meridionale, all'interno della foresta nazionale Dixie, che si estende per 7.645 kmq. Ha formazioni rocciose il cui colore bruno rossastro ha dato il nome alla zona.

E' a circa 15 km a nord-ovest del più famoso Parco Nazionale del Bryce Canyon e si trova sull'altopiano del Colorado, all'estremità sud-orientale dell'altopiano di Paunsaugunt. A differenza del Parco Nazionale, al Red Canyon si accede dal fondo della valle, mentre al Bryce si accede dall'altopiano. Nella valle scorre il letto del fiume Paria, per lo più asciutto, un affluente di destra del fiume Colorado lungo 121 km. Acqua, vento e ghiaccio hanno eroso le rocce dell'altopiano a bizzarri pinnacoli, i cosiddetti hoodoos, che raggiungono un'altezza di 60 metri. Il loro intenso colore rosso è originato dall'ossido di ferro contenuto in esso, la ematite, e fa parte della Formazione di Claron.

Il Red Canyon si trova sulla Utah Highway 12, una strada molto trafficata. La maggior parte dei visitatori provenienti da ovest lo attraversano senza fermarsi per raggiungere il molto più conosciuto Bryce Canyon, poiché il Red è menzionato in poche guide. E' più piccolo del Bryce, ma è dotato di una grande bellezza. Una dozzina di sentieri escursionistici attraversano il parco. I più famosi sono il Bird Eye Trail di 1,3 km e il Losee Trail di 4,8 km. All'ingresso del parco, vicino alla Highway 12, si trova il Centro visite ove il visitatore può ottenere tutte le informazioni desiderate. Il Red Canyon è frequentato da appassionati di mountain bike, essendo dotato di 55 km di piste ciclabili, i cosiddetti single track, che possono essere utilizzate tutto l'anno. L'ingresso al Red Canyon è gratuito e le sistemazioni includono il Ruby's Inn al Bryce Canyon e la città di Panguitch.



 
 
 
 

Il parco nazionale del Bryce Canyon è un piccolo parco nazionale situato nel sud-ovest degli Stati Uniti nello stato dello Utah. L'area protetta comprende il celebre Bryce Canyon che, nonostante il nome, non è propriamente un canyon ma un enorme anfiteatro originatosi dall'erosione del settore orientale dell'Altopiano di Paunsaugunt. Esso è celebre per i caratteristici pinnacoli, gli hoodoos, prodotti dall'erosione delle rocce sedimentarie fluviali e lacustri, erosione dovuta all'azione di acque, vento e ghiaccio. Le rocce hanno un'intensa colorazione che varia dal rosso, all'arancio al bianco.

La popolazione di Fremont e gli Anasazi occuparono probabilmente quest'area tra il 200 e il 1200, alcune tracce sono state ritrovate nella zona sud del parco. In seguito gli indiani Paiute iniziarono ad utilizzare la regione dell'Altopiano di Paunsaugunt come riserva di caccia stagionale e come luogo di raccolta ma non crearono mai insediamenti permanenti. Il popolo Paiute elaborò una leggenda secondo la quale prima della comparsa degli indiani i 'Legend People' (To-when-an-ung-wa) vivevano nel Bryce canyon, erano in molti e diverso tipo, uccelli, lucertole e altri animali, ma nessun uomo. Per qualche ragione questi Legend People erano malvagi così il dio Coyote li trasformò tutti in sassi, e si possono vedere ancora oggi come pinnacoli del parco le loro facce colorate di rosso tramutate in roccia. Questo posto ha preso il nome di Angka-ku-wass-a-wets (volti dipinti di rosso)

Il Bryce Canyon ha una superficie di 145 km² ed un'altitudine che varia tra 2400 m e 2700 m. I primi colonizzatori furono i mormoni che si insediarono a partire dal 1850. Nel 1874 un gruppo di famiglie fondò la città di Clifton, dove si incontrano il fiume Paria con Henrieville Creek. Ebenezer Bryce e la sua famiglia arrivarono a Clifton nel 1875 ma si trasferirono immediatamente più a monte, nella valle di Henderson. Bryce aiutò a realizzare un canale di irrigazione che partiva dal fiume Paria e costruì una strada attraverso le rocce per facilitare l'accesso ai boschi. La gente iniziò quindi a chiamare Bryce Canyon l'anfiteatro dove terminava questa strada. L'area venne proclamata monumento nazionale nel 1924 e istituito come Parco nazionale nel 1928 (Tratto da WikipediA)



 
 
 
 
Zabriskie Point (punto di Zabriskie in italiano) è una parte del Death Valley National Park nota per la bellezza del paesaggio di origine sedimentaria, vulcanica ed in seguito erosiva. Si trova negli Stati Uniti e precisamente in California. La topografia del luogo è tale che essa rientra nella cosiddetta formazione di Furnace Creek, chiamata popolarmente badlands perché in questa terra cattiva, a causa della siccità e del sale, non riesce a crescere alcuna pianta. Zabriskie Point è composto da sedimenti provenienti da un antico lago, chiamato Furnace Creek, prosciugatosi 5 milioni di anni fa, molto tempo prima della formazione della Valle della Morte. A causa della deviazione di un vicino canale d'acqua, oggi questo paesaggio corre il rischio di venire eroso. Il nome Zabriskie deriva da Christian Brevoort Zabriskie, che nei primi anni del XX secolo fu vicepresidente e general manager della Pacific Coast Borax Company, famosa per l'estrazione e il trasporto di borace dalle miniere della Death Valley tramite i twenty mule teams, pariglie composte da diciotto muli e due cavalli. La località deve parte della sua fama all'omonimo film diretto da Michelangelo Antonioni nel 1970. Una delle scene chiave del film, girato proprio nel Gower Gulch. Il filosofo Michel Foucault nei suoi scritti, definì la visita a Zabriskie Point la migliore esperienza della propria vita (Tratto da WikipediA)